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martedì 26 febbraio 2019

[news-rete-dei-comitati:1221] Firenze, 1-3 marzo


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Nucleo Firenze SET-South Europe facing Touristification
Secondo incontro nazionale della rete SET-Italia
Firenze, 1-3 marzo 2019
Turismo nei territori e nelle città: 
beni comuni addio?
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VENERDÌ 1° MARZO
ore 10.00
Presidio contro la vendita di Mondeggi Bene Comune sotto la sede della Città Metropolitana in via Cavour, 1

ore 16.00, biglietteria stazione FS Santa Maria Novella
Tour Guidato per tutt*
Firenze NoCost, La prima guida Anti-turistica della città, ci guida dalla stazione alla facoltà di Architettura, in Santa Verdiana. 

ore 17.45, piazza de' Ciompi
Performance pubblica, di Underwear Theatre

Facoltà di Architettura, Piazza Ghiberti 27
18.30-20.00 Aperitivo & DjSet offerto da Ark Kostruendo & Genuino Clandestino
20.00-20.30 "Cara Firenze", lettura di La Botta
21.00-22.30 Presentazione di SET-Sud Europa di fronte alla turistificazione
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SABATO 2 MARZO 

CSA Next Emerson – Via di Bellagio 15
10.00-18.00 Tavoli di Discussione e Laboratori Artistici con pranzo organizzato da Genuino Clandestino

Tavoli di Discussione

TAVOLO 1 – L'abitare e la turistificazione
Le città d'arte italiane "di dolore e ostello … non donna di province ma bordello"
Il quotidiano al servizio dei nuovi tenutari globali: patrimonio storico e rendite monopolistiche, la quotidianità come terreno di estrazione, capitale simbolico e espropriazione dei beni e dei luoghi comuni, città brand e marketing dell'urbano, marginalizzazione e decoro nella città museo.
I nuovi soggetti del conflitto urbano e i possibili livelli di lotta per un modello ecologico, antagonista: difesa e creazione di beni e luoghi comuni, resistenze dello spazio pubblico, evoluzione e riappropriazione delle culture locali, forme di narrazione di un'urbanità liberata.

TAVOLO 2 – La dimensione territoriale
Al Gran Bazar della città neoliberista: nuove infrastrutture e turismo globale
Logistica e infrastrutture come effetto o causa della monocoltura turistica, espulsione e pendolarismo di lavoratori e abitanti nel parco a tema, impatto ambientale dell'industria turistica, land grabbing e appropriazioni speculative, paesaggio da bene comune a merce, il territorio al servizio della turistificazione. 
Pratiche di resistenza e riappropriazione: lotta alle grandi e meno grandi opere, prospettive ecologiche, uso civico e collettivo dei beni e dei luoghi non alienabili, ricostruzione di paesaggi e narrazioni nel territorio urbanizzato.

Laboratori Artistici 
LABORATORIO 1_ Storia, strategie e tattiche per destabilizzare il Nuovo Ordine Urbano con Ex-Voto fecit. 
L'obiettivo del laboratorio è fornire ai partecipanti una conoscenza base sulle forme e le pratiche di resistenza creativa.

LABORATORIO 2_ Maschere per la città
Laboratorio Aperto e Creativo per preparare i manufatti, le azioni e le immaginazioni necessari al carnevale delle autogestioni con RibellArti e Míles Eri 
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DOMENICA 3 MARZO 
La Polveriera Spazio Comune, Via Santa Reparata 12
10.00-13.00 Finalizzazione dei preparativi per il Carnevale delle Autogestioni 

14.30-18.30 Carnevale delle Autogestioni 
Azioni e interventi in difesa dei Beni e dei Luoghi Comuni
Beni comuni e patrimonio storico: contro lo sgombero della Polveriera Spazio Comune e di Mondeggi- Fattoria senza padroni.
Azioni conclusive dei laboratori, portare SET nello spazio pubblico.
Nucleo Firenze-Set
Prime adesioni: Ark Kostruendo - Assemblea Cardatori - Comunità di resistenza contadina J. Laronze - CSA Next Emerson - La Polveriera Spazio Comune - Mondeggi Bene Comune/Fattoria senza padroni - perUnaltracittà Firenze - Spazio InKiostro - FIRENZE NOCOST - Alterpiana - Occupazione Viale Corsica

venerdì 1 febbraio 2019

PER UNA CRITICA DELL’URBANISTICA | Gabinetto Vieusseux, lunedì 4 febbraio



Care e cari amici e colleghi,
il gruppo Quinto Alto ha organizzato un incontro dal titolo: PER UNA CRITICA DELL'URBANISTICA. Intervengono, oltre alla sottoscritta, l'urbanista Enzo SCANDURRA e il filosofo Ubaldo FADINI. L'incontro si tiene a Firenze, lunedì 4 febbraio, ore 17, presso il Gabinetto Vieusseux, in sala Ferri
I temi della discussione sono quelli trattati nel nostro libro Miserie e splendori dell'urbanistica (DeriveApprodi, 2018) del quale incollo il breve profilo (vedi sotto) e allego al copertina.
Accorrete numerosi e intervenite al dibattito!
Ilaria

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Miserie e splendori dell'urbanisticadi Ilaria Agostini ed Enzo Scandurra, con prefazione di Piero Bevilacqua (Deriveapprodi, pp. 192).

Dalla quarta di copertina:
Da disciplina del welfare che si proponeva di mitigare le distorsioni dello sviluppo, l'urbanistica, dagli anni Ottanta, abbandona la sua originaria vocazione riformatrice per seguire le sirene della Grande Trasformazione liberista. Nel corso della sua «mutazione genetica», la disciplina ha tradito l'originario mandato sociale assumendo concetti e metodi dell'economia finanziarizzata.
Le nuove parole d'ordine – negoziazione, privatizzazione, rigenerazione, ecc. – celano l'espropriazione della città pubblica, l'espulsione dei più deboli e l'estrazione di profitto dai suoli. A danno degli ambienti di vita.
Il libro ricostruisce le vicende che hanno portato all'inarrestabile saccheggio di città e territori operato dalle forze neocapitaliste, ma fornisce anche ipotesi per costruire la magnifica utopia di una nuova urbanistica. Un'utopia già in atto, spesso ai margini, spesso antagonista, fatta di pratiche quotidiane, di conflitti, di saperi critici e di alternative di esistenza. Il passo da compiere è istituire questi germi di mondi possibili.

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Dalla prefazione di Piero Bevilacqua:
«Sono non pochi i meriti di questo libro realizzato a due mani da un ingegnere, Enzo Scandurra, urbanista per irresistibile vocazione e raro esempio di "tecnico" conquistato dai saperi umanistici; e da un architetto, Ilaria Agostini, anch'ella ibrida figura intellettuale, versata com'è nella storia del territorio, nell'analisi dei fenomeni urbani del nostro tempo, nella critica di ispirazione ambientalista alle forme dello sviluppo capitalistico. Una miscela di saperi che è oggi condizione indispensabile per produrre conoscenza originale, analisi non conformistica dei fenomeni sociali. Non sono pochi i meriti perché il libro ci offre al tempo stesso una riflessione generale sul destino di una disciplina che nasce con l'età contemporanea, sulle influenze che essa ha avuto nel tempo, sulle sue metamorfosi recenti e soprattutto sulle trasformazioni reali che l'oggetto centrale di essa – la città – ha subito dentro i vasti rivolgimenti economici, sociali e ambientali della nostra epoca.
Il quadro del racconto si muove in sobrio equilibrio tra uno spazio universale, che è quello del pensiero urbanistico (ma anche filosofico, sociologico, ecologico, antropologico) e uno, esemplificativo, "locale", che è quello dell'Italia, delle sue città, ma non senza frequenti richiami ad altre esperienze europee e internazionali».